Bernadette a Rotterdam, trova lavoro durante un viaggio di piacere

1.Presentati brevemente ai nostri lettori. vediamo che vivi a Rotterdam, come ci sei arrivata? Lavoro o amore?

Mi chiamo Bernadette, ho 39 anni e sono di Napoli ma da 11 anni vivo a Rotterdam, Olanda. Sono qui per lavoro ma l’ho trovato davvero per caso. Infatti ero qui in vacanza ed ho conosciuto una ragazza che lavorava alla Bp e cercava una nuova collega italiana. Le ho mandato il mio cv e lei ha organizzato un colloquio per me quella stessa settimana, sono piaciuta e dopo 2 settimane ero qui in Olanda con un nuovo lavoro e una casa tutta per me. E dopo un mese ho conosciuto il mio attuale marito.

2. Hai due stupendi bambini, complimenti. Qual è la tua attuale posizione lavorativa? Sei supportata nel tuo paese in quanto madre?

Lavoro ancora alla BP come responsabile degIi ordini di oli lubrificanti per le navi italiane. Lavoro 5 giorni a  settimana per  8 ore  e i bambini finiscono la scuola alle 16:00. Gli asili e i doposcuola qui costano tantissimo ma per fortuna abbiamo una baby sitter che li va a prendere a e aspetta con loro a casa per 2 ore.

A parte il costo degli asili e doposcuola, l’assistenza per I bambini e neonati è molto buona. Dopo la nascita la mamma è aiutata in casa da un’infermiera specializzata  e i bambini sono seguiti dal punto di vista medico e psicologico  da un centro specializzato e dopo le scuole organizzano visite mediche per tutti I bambini.

3.Ogni quanto torni in Italia, hai tutti i parenti qui?

In italia ho ancora mia madre e tutti  i miei cugini con famiglia. Vado in Italia almeno una volta all’anno  ma mia madre ci viene a trovare spesso. Ho un fratello che vive a Parigi e con lui mi vedo spesso.

4.Torneresti mai a viverci? Cosa speri per i tuoi due bimbi?

Mi piacerebbe tornare in Italia ma lavorativamente parlando qui si vive meglio. E anche il sistema scolastico lo trovo efficiente. Per i miei figli vorrei crescessero  in un ambiente sicuro, stimolante e  cosmopolita. Vorrei  imparassero più lingue per essere più liberi di viaggiare e lavorare altrove, magari proprio in Italia!!

E vorrei non dimenticassero le loro radici  a metà italiane e metà africane (mio marito è olandese ma di origini nigeriane).

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