Come si spiega la passione per un altro paese?

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A volte ci penso e mi chiedo: ma perché tutta sta passione per la Gran Bretagna? Io non lo so, dev’essere stata la passione che mi hanno trasmesso le mie professoresse di inglese delle medie e delle superiori…

Ne ho avute tre: la Cotti alle medie, un’altra i primi due anni di superiori che, pace all’anima sua, purtroppo non mi trasmise molto, e poi la Pellini, che ci organizzò anche la gita a Londra di oramai 20 anni fa…

Quante volte avrò sentito la Prof.Cotti sospirare e parlare di Edimbra? E vogliamo parlare dell’abbigliamento? Sempre tutte e tre con quell’eleganza composta e posh da “sciura” (traduzione per i non-milanesi: signora) inglese: gonne e casacchine in tartan scozzese, camicine con merletti, collanine di perle…incredibilmente le ricordo tutte e tre così.

L’accento impeccabile, forse anche il metodo madrelingua (alle superiori pochi discorsi avvenivano in italiano), anche se madrelingua non erano, hanno contribuito a farmi apprezzare questa cultura. Ed il fatto che fossi brava era uno stimolo ancora maggiore a proseguire.

Poi inevitabilmente le altre mie passioni si sono affiancate ed accompagnate alla lingua, a partire dalle letture sulle leggende di Re Artù, anzi, King Arthur (grazie Prof.Maiocchi) poi diventate di ambientazione fantasy e British, alla musica, che da un certo punto in poi è diventata quasi ed esclusivamente di provenienza anglofona (grazie Radio Deejay, grazie Madonna) allenandomi così a pronuncia e traduzione…alla danza, che per forza di cose avveniva su basi pop anglofone (grazie Chiara!), al canto, rigorosamente Brit pop o R&B per passione (grazie Ambra e grazie Guido Block!) alle amicizie, con le quali ho condiviso le classiche cotte per la British boyband per eccellenza della mia generazione, i Take That. Grazie ai quali devo dire, la mente da adolescente ha seriamente accarezzato l’idea di vivere in Uk nella campagna inglese o nella grande Londra.

E forse un pizzico di quell’euforia e di incoscienza è quella che mi accompagna quando ora sogno di vivere ad Edimburgo. Ah, prof.Cotti, come capisco ora i suoi sospiri!

Come si fa a spiegare una passione? Non c’è modo, sarebbe come spiegare perché amo mio marito o mia figlia…semplicemente li amo, tutto qui 🙂

Vi lascio con questo video in cui alcuni studenti e professionisti hanno provato a spiegare perché amano vivere ad Edimburgo.

Foto di Matts Cutt

 

2 Comments Add yours

  1. Roberta - globetraveldiary.com ha detto:

    Come si fa a spiegare una passione? Semplice non si può. è qualcosa che senti dentro e quando cerchi di spiegarla a qualcuno quello che ne risulta sono frasi apparentemente senza senso, mentre per te sono piene di significato. A me succede questo quando cerco di spiegare a parole la mia passione per i viaggi.
    Anche la mia insegnante d’inglese del liceo mi ha trasmesso un’amore inspiegabile per l’Inghilterra e tutto ciò che è British. E’ l’unica professoressa con cui a distanza di anni continuo a mantenere un rapporto.
    Un abbraccio 🙂

  2. Lauryn ha detto:

    ciao Roberta, è proprio così, vedo che mi capisci 🙂

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