Da pochi giorni sono rientrata dal mio secondo viaggio in assoluto in Scozia, e ancora non me ne rendo conto. Sarà che viaggio poco, sarà che al ritorno ci siamo ammalati tutti e abbiamo faticato a ritrovare subito la routine di prima della partenza, fatto sta che solo ora ho un momento per fermarmi e farmi un riassunto mentale, oltre a rivedere foto e i video che ho fatto durante questa breve vacanza.
Innanzitutto, sono andata con mia sorella, un regalo per i miei 40 anni, qualcosa che sentivo di dover fare. Sono stata per la prima volta 3 giorni senza mia figlia, la seconda senza mio marito per così tanti giorni di seguito. A parte lo straziante “mamma non andare” la mattina della partenza, poi tramutatasi in un felice saluto dalla finestra, la piccola è stata bravissima e ci ha stupito per la sua maturità. Da parte mia mi si contorceva il cuore ad ogni foto di lei che mi veniva mandata ma ero talmente presa dalle cose da vedere che per fortuna non avevo modo di pensarci.
Al nostro arrivo lo storm Carolina ci ha fatto ballare all’atterraggio, e avevo lo stomaco in mano all’atterraggio, ma sarà stato l’entusiasmo, l’aver riconosciuto i bridges (bellissimi ed imponenti) dall’aereo, fatto sta che mi sono ripresa velocemente ed è cominciato con entusiasmo il nostro viaggio.
Da subito l’efficienza scozzese ci ha stupito con il nuovo sistema automatico di riconoscimento dei passaporti digitali. E l’addetta scozzese che ci indirizzava per il giusto corridoio? “European passport here, to the left” ovviamente con la loro tipica cadenza. Passato il controllo cambio soldi e poi qualcosa da mettere nello stomaco da Starbucks. Panino English breakfast per me, torta cioccolatosa per Elena con un caffé, e poi via a cercare innanzitutto una sciarpina per me e poi il taxi per l’albergo.
[continua…]