Come (NON) informarsi prima di trasferirsi in un paese all’estero

Questo articolo nasce come seguito allo sfogo di Marta di qualche giorno fa, che mi ha riportato alla mente quante volte ho letto le assurde richieste di potenziali expat nei gruppi Facebook a tema a cui sono iscritta, pur non essendo ancora un expat (e questo già dovrebbe farvi riflettere). Inoltre l’evento evidenziato da Marta succede spesso anche a mia cugina, espatriata a Parigi.

Cosa succede? A cosa mi riferisco? E’ presto detto: ci si sente domandare da aspiranti expat di essere aiutati a trovare un lavoro, una casa, etc…

Cosa rispondereste voi se vi trovaste nella stessa situazione, avendo costruito tutto con le vostre mani, magari avete avuto un colpo di fortuna sì, oppure avete sudato sette camicie, ma siete andati ad informarvi da soli. Internet serve a questo o no? Siamo una generazione di giovani, cresciuti a pane e internet: beh, sappiamo digitare su Google alcune parole chiave e saper distinguere un risultato utile alla nostra ricerca, no?

Il mio consiglio, se avete già in mente un paese dove vorreste andare, è:

  1. cercate informazioni riguardo il paese dove andrete. Wikipedia è la risorsa primaria per sapere temperature, storia, tipo di governo, metodi di accesso (passaporto o meno, etc)
  2. andate sul sito del governo del paese in questione, troverete un sacco di informazioni utili.
  3. ancor meglio, trovate il sito dell’ambasciata italiana nel paese, ci saranno tanti suggerimenti su come orientarvi.
  4. ultimo, iscrivetevi ai gruppi di facebook sugli expat, ma non fate l’errore di arrivare e chiedere subito come si fa questo e come si fa quell’altro. spesso gli argomenti sono già stati trattati, o ci sarà sempre qualcuno che chiede qualche dettaglio. leggete, leggete e leggete, e piano piano nella vostra testa riuscirete a fare ordine e capire come funziona il paese dove volete andare, quali sono le figure più richieste, etc. Sono sicura che se vi siete mossi nella giusta direzione non ci sarà nemmeno bisogno di interagire nel gruppo, e la prossima vostra domanda potrebbe essere: “domani arrivo all’aeroporto tal dei tali, ci siete per un aperitivo?” 🙂

Evidentemente no, non lo è per alcuni, o forse è radicata la cultura del chiedere l’aiutino.

4 Comments Add yours

  1. Francesca ha detto:

    Secondo me è anche importante mettersi in contatto con persone che vivono lì. Spesso amici e parenti 😀 hanno contatti che vivono nei posti più reconditi della terra. Io sono arrivata solo a Londra. Per quello che vi serve potete contattarmi qui: http://thelondonahi.wordpress.com/

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