Lavorare in un Charity shop per fare curriculum e imparare la lingua

I charity shop sono negozi aperti da organizzazioni di beneficenza. Assumono un diverso nome a seconda della zona del mondo in cui sono aperti, dal Thrift shop americano (vedi anche l’ultima canzone dei Macklemore) all’Op shop Australiano e Neozelandese.

Noi ci soffermeremo sulla versione di Londra, dove tutto ebbe inizio durante la Seconda Guerra Mondiale e dove la Croce Rossa aprì questi negozi dove la gente comune poteva donare oggetti non più usati e rivenduti a basso costo per raccogliere fondi. Una delle prime associazioni vendeva oggetti creati dai non vedenti raccogliendo soldi a favore dell’associazione che li aiutava.

Oggi i Charity shop in tutta la Gran Bretagna sono una grande risorsa di umanità che può aiutare, oltre le persone che usufruiranno dei fondi finali raccolti, anche te che stai cercando lavoro in quel paese. Come? Basta presentarsi e chiedere di diventare volontario. Ti daranno un modulo da compilare dove potrai dare la tua disponibilità, che ovviamente ti invitiamo a rispettare.

Certo, non riceverai uno stipendio né un rimborso spese, ma la tua serietà e la tua bravura nell’imparare il lavoro e la lingua costituiranno lettera di referenze importantissima per il tuo curriculum.

E non avere paura di non conoscere la lingua: prendono tutti, dove possibile, e a te servirà proprio per fare conversazione con gli altri volontari, con i donatori e gli acquirenti. In poco tempo la tua conoscenza dell’Inglese sarà sufficiente a sostenere un vero colloquio di lavoro!

Inoltre c’è la speranza, anche se succede più raramente, che tu possa diventare shop assistant, come la nostra Maela. Un commesso cioè retribuito dalla società di carità, la quale comunque copre parte dei costi aziendali, fra i quali anche il tuo stipendio, proprio con le vendite.

Puoi trovare i charity shop semplicemente digitando su google maps “charity shop” e la città nella quale andrai a vivere o stai vivendo, oppure ti basterà osservare bene in giro le vetrine e li noterai facilmente. Non siamo abituati in Italia, per cui ti sembrerà strano di leggere sull’insegna ad esempio: “St.James hospice” – “Ma non mi sembra un ospizio!” ti verrà da dire…oppure “Cancer foundation”, etc ma se fai attenzione dentro puoi trovare di tutto, ed anche come acquirente noterai la sua convenienza, dall’abbigliamento (anche firmato!) al mobilio a vecchi gioielli, libri o giocattoli (sui quali – curiosamente Maela ci racconta – tutti gli uomini si fiondano per primi, manco fossero dei bambini nel paese dei balocchi!)

In bocca al lupo!

Ecco alcune immagini di vetrine di charity shop raccolte per la rete.

 




16 Comments Add yours

  1. laura ha detto:

    Ottimi consigli! Sul web si trovano solo indicazioni su come compilare il curriculum passo passo.

  2. Emanuela Isola ha detto:

    Da una rapida ricerca su google sono “inciampata” in questo blog, che pullula di info a me utile per il mio espatrio futuro. Ma chi vi lascia più. Compliments!!! ^_^

    1. Lauryn ha detto:

      ciao emanuela, grazie!!
      dove pensi di andare? hai già qualche idea?
      un salutone

Rispondi