Come sapete su questo blog pubblichiamo storie di persone che hanno trovato il proprio “posto” nel mondo. Non sempre è un posto fisico, ma a volte è un momento della nostra vita in cui realizziamo cosa vogliamo veramente da essa e raccontiamo qui storie di progetti che si realizzano.
Ecco la storia di Antonella:
Ciao Antonella, raccontaci un po’, come è nata l’idea delle donnine?
Un po’ per caso, nel lontano oramai 2011 e da allora non ho mai smesso.
Annoiata, di fronte a un Post it e con una Bic in mano, mi ero ricordata della copertina di un vecchio libro di Lawrence, “Mare e Sardegna”, dove le illustrazioni di Jan Juta mi colpirono per la semplicità, i colori e i contorni: netti, puliti, eppure così rappresentativi della Sardegna mia.
La sagoma delle donnine sarde in abito tradizionale mi ha quindi da subito ispirata, con la loro tipica posa con le mani sui fianchi o sul davanti, coperte dalle lunghe maniche di alcune varianti di abito. Mi è sembrato evidentemente in quel momento una sagoma semplice da riprodurre eppure così rappresentativa nel mio cuore, ed è nata così, per puro passatempo e divertimento.
Quindi inizialmente era proprio uno scarabocchio buttato lì per caso!
Esatto, un disegno fatto d’istinto, che poi ho voluto riprodurre su tela con matita e squadra, utilizzando i colori primari che erano già in mio possesso e che poi sono effettivamente quelli tipici: rosso, bianco, nero…e niente, non ci crederai, ma ho subito venduto il primo quadro! Non ci potevo credere!
Lo avevo portato in ufficio quella mattina per mostrarlo ai miei colleghi e sapere che ne pensavano e…beh, l’ho venduto! E così il secondo e quelli a divenire, anche su commissione. Impensabile, un sogno per me sapere che piacevano così tanto!
Favoloso. Ma dimmi Antonella, tu vieni da studi artistici?
Bruno Pittau mi ha aiutato tantissimo, 20 anni prima nel ’90 feci un corso di grafica e serigrafia con lui. Trattavamo tecniche di stampe su pellicola, rapidografo su carta e impressionavamo l’immagine per stamparla. Oggi le tecniche sono diverse, tramite i software del computer alcune cose si fanno in modo più diretto (ma io non le so fare!) ed ecco che ho dovuto rivolgermi a lui per trasformare le mie donnine in un progetto più moderno.
Nel 2012 dopo i miei primi schizzi e vendite ci siamo risentiti, il disegno gli era piaciuto e mi aveva aiutata a vettorializzare e stampare le donnine, che inizialmente stampammo tramite Pixart. Ci sono state diverse richieste di quadri fatti a mano, e le stampe con cartoline hanno portato a farmi conoscere, grazie anche alla pagina Facebook etc.
E poi?
E poi sono rimasta ferma per un po’, motivi personali mi hanno portata a lasciare da parte il progetto per dedicarmi a me stessa. E dopo un po’ di tempo ho capito che “Le donnine” era un progetto mio, che faceva parte di quello che sono, ed ho deciso di investire seriamente nel mio futuro per riportare la mia arte a contatto con più persone possibile. Ed eccomi qua, a dipingere e a fare mostre, stampare e riprodurre le mie donnine su prodotti che prima credevo impensabili.
Quando ho ricevuto la mia t-shirt qualche giorno fa, in questo periodo un po’ strano per tutti, ero davvero emozionata.
Sito: www.ledonninediantonella.com
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