Per chi non li conoscesse, Nando Pappalardo e Sara Presenti oltre che essere compagni di vita, sono gli ideatori di Yourinspirationweb, portale dedicato al mondo del web seguitissimo da migliaia di esperti del nostro settore. Ciascuno nel proprio lavoro ha prodotto lavori di qualità: l’uno come sviluppatore e poi insegnante, l’altra come grafica e creativa. Dopo tempo passato a creare riescono finalmente a farsi approvare il loro primo template premium professionale per il marketplace Themeforest e da lì è stato un successo: nel giro di pochi mesi sono diventati top sellers arrivando a vendere per ben 2 milioni di dollari!! Un boom che ha messo le basi per la loro azienda con una ventina di sviluppatori a Catania, un team consolidato e nuove prospettive di vita. Ma sentiamo cosa ci racconta Nando 🙂
Uno sviluppatore di Catania e una grafica toscana. Come si incontrano e quando si innamorano? 😉
Due persone che vivono praticamente connessi al web dove potevano incontrarsi?
La risposta è sul web, è precisamente su Splinder, piattaforma di blogging che oggi non esiste più. Per chi non lo conoscesse, Splinder offriva funzionalità di blog, multimedia, messaggistica istantanea, motore di ricerca, una sorta di servizio a metà strada tra il blogging e il social networking. Sia io che Sara avevamo un blog personale su Splinder e un venerdì di luglio per tutta una serie di coincidenze le nostre strade si sono incrociate. Tra un messaggio privato e l’altro dopo poche settimane ci siamo ritrovati insieme. Dopo pochi mesi convivevamo. Me la sono ritrovata dietro la porta di casa con tutti i suoi scatoloni appresso. 😀
Il vostro successo lavorativo e personale è stata un’escalation, intervallata da momenti purtroppo tristi come la scomparsa di tuo padre, che però non ha fatto altro che darti nuovo coraggio a portare avanti i vostri progetti. Contemporaneamente aspettavate il vostro gioiellino Noemi. In poche parole cosa ci puoi dire di quel periodo?
E’ stato uno dei periodi più brutti della mia vita. La prima volta in cui mi sono trovato a contatto così diretto con la morte. Mio padre per me è stato oltre che padre anche un fratello maggiore (anche per via dei soli venti anni di distacco che c’erano tra di noi) e da un giorno all’altro entrare nell’ottica che presto poteva non esserci più mi ha fatto piombare in un abisso.
La cosa devastante quando hai a che fare con una malattia incurabile è che si tratta di una condanna a morte. Ogni giorno che passa vedi la persona amata andare alla deriva, soffrire e stare sempre peggio, e non c’è nulla che tu possa fare per cambiare questa situazione. Entrambi sapete che è solo questione di tempo. Sei impotente e questo è devastante.
E proprio quando tutto sembrava andare verso il buio più totale è arrivata lei, mia figlia. Inaspettata. La gravidanza di Sara purtroppo non sono riuscito a viverla serenamente perché è coincisa proprio con la fase terminale della malattia di mio padre e la sua successiva morte. Ma Noemi è stato un grandissimo regalo venuto dal cielo che mi ha dato la forza di andare avanti in uno dei periodi più neri della mia vita. Nell’arco di cento giorni ho provato gioia e dolore di una nuova vita che arriva e di una che se ne va via per sempre.
Arriva il successo. Inaspettato? Forse no, le persone determinate come te sanno che arriva. Insieme, la decisione di trasferirsi all’estero. Come vi è venuto di pensare a Tenerife?
Eravamo certi che lavorando bene e con determinazione i risultati prima o poi sarebbero dovuti arrivare. Però non ci aspettavamo fino a questo punto: essere al quinto posto su ThemeForest tra gli autori che hanno venduto di più nel mondo e superare due milioni di dollari di vendite, ecco questo nonostante tutto l’ottimismo che ci portiamo dietro non ce l’aspettavamo 😀
Perché Tenerife? In realtà non c’è un vero perché. Tenerife, come molte altre scelte, è arrivata quasi per caso. Non siamo stati noi a cercare Tenerife bensì Tenerife a venire da noi.
Le nostre scelte negli ultimi anni sono state tutte indirizzate da strane coincidenze o segni che ci portavano verso una determinata strada piuttosto che un’altra. Dopo aver letto la Profezia di Celestino – un libro che ha profondamente cambiato il nostro modo di vedere, percepire e rapportarci a ciò che ci circonda – non è stata più la razionalità la caratteristica predominante delle nostre scelte. Lo so, detto così può sembrare assurdo e forse anche un po’ idiota ma ti assicuro che ci sta un mondo da scoprire dietro queste poche parole che ho appena accennato.
Dicevo è stata Tenerife a cercarci. Noi stavamo valutando gli Stati Uniti, l’Australia… e lo scorso anno – proprio quando eravamo di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti – uno dei nostri collaboratori inizia a parlarci estasiato di Tenerife e di amici che c’erano appena stati e che si stavano trasferendo lì. Sono bastate poche ricerche online per innamorarcene ancora prima di vedere il posto. Tenerife viene anche chiamata l’isola dell’eterna primavera, praticamente non esistono l’inverno e l’autunno, le stagioni che si alternano sono l’estate e la primavera (e l’estate non è neanche così calda come lo è qui da noi in Sicilia).
Rispetto ad altri posti che potrebbero essere molto interessanti per il trasferimento e per fare impresa nel nostro settore – Berlino, Londra, Amsterdam, ecc… – Tenerife ha il grande vantaggio del clima e di questa eterna primavera che si respira durante tutto l’anno. Per noi la luce, il sole, il mare, sono vita, energia! Vivere in un posto in cui alle tre del pomeriggio è già buio, freddo, neve, nebbia, alla lunga finirebbe per metterci tristezza addosso.
Invece abbiamo piacevolmente scoperto che Tenerife è un posto di grande ispirazione. La calma e la rilassatezza che si respirano su quest’isola non si possono descrivere a parole, bisogna andarci e provarlo di persona.
Poi se a tutto questo aggiungiamo anche il fatto che dal punto di vista fiscale la tassazione – in base alla tipologia d’investimento che viene effettuata – può raggiungere soglie come il 4% annuo, beh allora diventa tutto ancora più interessante e motivante. Per non parlare delle infinite agevolazioni cui è possibile accedere sia nell’ambito dell’imprenditoria che del lavoro autonomo.
Lo scorso dicembre quindi siamo andati a Tenerife in vacanza per vedere tutto dal vivo e capire che effetto ci faceva questo posto. Inutile dire che è stato amore a prima vista. Io e Sara non volevamo più tornare in Italia.
Cosa ti piace di questa città rispetto all’Italia, la vedi nel futuro di tua figlia o è un posto dove intendete vivere “per un po’”? Con la lingua come ve la cavate?
Sono molte le cose che ci piacciono di Tenerife, prima tra tutte la calma e le serenità dimostrata da tutte le persone che vivono e lavorano sull’isola. Non esiste lo stress, non esistono persone nervose. Sembrerà assurdo ma è così. E questo incide positivamente ogni giorno su tutto ciò che fai, dalle cose più banali a quelle più importanti.
Poi l’educazione, la disponibilità e la civiltà delle persone è qualcosa che con l’Italia non ha proprio nulla a che vedere. La cura per il bene comune, il rispetto delle regole (scritte e non scritte), la cordialità e i grandi sorrisi con cui ti accoglie la gente in qualsiasi posto. Ecco queste sono tutte cose per cui l’Italia è indietro ancora almeno trenta/quaranta anni.
Se la vedo nel futuro di mia figlia o se vogliamo viverci solo per un po’ non ti saprei dire. Come ti dicevo prima, le nostre decisioni ultimamente vengono prese quando sentiamo qualcosa dentro, coincidenze, strani casi fortuiti che ci si presentano… e non stiamo molto a rimuginare su come e dove potremmo essere tra dieci o vent’anni. Spesso ci si fanno duemila seghe mentali pensando a cosa potrebbe accaderci o non accaderci, e si finisce per stare male al solo pensiero di cose che magari in realtà non accadranno mai.
L’unica cosa che sappiamo è che adesso Tenerife è il nostro posto, domani potrebbe non esserlo più.
La lingua non è affatto un problema, trattandosi di territorio spagnolo – e quindi di una lingua latina – è molto facile capirsi anche parlando ognuno la propria lingua e comunque lo spagnolo è davvero semplice da imparare e molto simile all’italiano sotto tanti punti di vista.
Lodevole la tua idea di lasciare comunque la società a Catania e di non togliere il lavoro alle tante persone che hanno contribuito al vostro successo. Che prospettive nutri per la tua società?
Chiudere la società che abbiamo a Catania e togliere il lavoro alle venti persone che hanno contribuito al nostro successo sarebbe stata una sconfitta sia nostra sia nei confronti del sistema Italia. Le prospettive sono di continuare a crescere, siamo passati dalle due persone che eravamo nel 2011 (io e Sara) alle 22 persone di oggi che costituiscono il team di Your Inspiration. Vorrei riuscire a far crescere entrambe le realtà, sia quella italiana che quella che stiamo avviando a Santa Cruz e continuare a dare lavoro a quante più persone possibili. Nel meridione, dove la disoccupazione giovanile ad aprile di quest’anno ha raggiunto numeri stratosferici, si parla del 60,9%, c’è bisogno di aziende che assumono e non di aziende che sono costrette a scappare via all’estero.
Ok, ora ti lascio al tuo margarita sulla spiaggia ahaha un abbraccio a Sara e Noemi!
Grazie Lauretta per lo spazio che ci hai concesso, un grandissimo abbraccio da noi tre unito anche ad un grande in bocca al lupo!l
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Conosco YI perchè ho collaborato, e poso dire che Nando e Sara hanno vinto solo per il fatto di essersi messi in discussione e cambiato paese. Amo l’Italia ma sono arrivata ad odiare gli italiani. Quindi, bravi!
vero federica, non è facile cambiare vita. li stimo profondamente 😉
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