Pensieri di fine luglio

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Prima di partire ero distrutta, ma quando sono tornata…uguale. Al di là di dettagli che non voglio approfondire, è stata una vacanza serena e bella sotto alcuni aspetti, un po’ stressante sotto altri, ma la cosa importante è che ho staccato. Magari non del tutto: avevo comunque bisogno di un po’ di connessione internet per smaltire la posta giornaliera, tenermi in contatto con qualche amica, sfogare qualche pensiero e postare alcune belle fotine di Rimini.

Devo dire che nonostante il paesaggio fosse lo stesso da tre anni a questa parte, il cielo ha saputo donare qualche bello spettacolo che non ho mancato di immortalare. Ma il più bello spettacolo è stato la nostra pupa Valentina, che ci ha fatto sorridere sempre ogni giorno, anche quando qualcosa è andato storto.

A distanza di una settimana sento di essermi ripresa anche dal down post-vacanza e mi sto ricaricando. Sono tornata a lavorare su un progetto che vedrà finalmente la luce a settembre, torno a scrivere oggi per la prima volta su Myplace non senza aver esternato qualche pensiero qua e là sugli eventi che purtroppo ci hanno colpito in questi giorni.

Riporto di seguito alcuni miei pensieri sporadici:

In merito a questa notizia: Parigi stringe i controlli e a Dover è il caos. Venti ore di coda per raggiungere la Francia L’ira degli inglesi: “Una vendetta perché abbiamo votato l’uscita dall’Unione europea”

al di là della chiusura mentale di alcuni britannici, la notizia mi rattrista perché è il risultato di questo terrorismo becero. dicono sia bassissima la percentuale di morire in un attentato. ok. poi però tutto ciò a cosa porta? maggiori controlli, file, disagi…nonché la sensazione di ansia ed insicurezza anche solo a prendere la metropolitana. è un mondo di merda quello che stanno creando sti poveri pazzi…ma pace. la vita è una sola. che loro la sprechino pure ammazzandosi.

E poi invece in merito ai libri di Alexander McCall Smith che sto leggendo e che vi consiglio (soprattutto la serie di racconti del 44 Scotland Street)

Leggo i libri di Alexander McCall Smith ambientati ad Edimburgo e dai personaggi scozzesi e mi rendo conto di quanto amore per l’Italia ci sia in molte pagine. Ogni personaggio ha un rapporto o con la lingua, con il cibo, il clima, la natura, l’arte italiana. Di certo McCall ama l’Italia, ma ne descrive in modo amabile la presenza anche in territorio scozzese con dipinti, ricordi, ristoranti e negozi…
Un amore ricambiato! Secondo me molto lega questi due popoli in fondo, o parla solo il mio cuore?

Questi i pensieri che sono riuscita a formulare fra una boccheggiata di caldo e l’altra, e poi oggi una piccola grande illuminazione, di qualcosa che ho seminato, ma che ora devo rielaborare e mettere giù. Non so quanto tempo ci vorrà e se il progetto vedrà la luce ma…ci provo. Solo due amici sanno di cosa parlo, e conto sul loro supporto 🙂 Mi vergogno persino di raccontarlo a mio marito, per dire, anche se so che mi supporterà subito. Va che stasera glie lo dico 😀

E questo è il mio punto della situazione. Agosto e settembre qui a lavoricchiare e andare al parco con la piccola, fino all’inizio dell’asilo, a fine settembre, dita incrociate…;)

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