Senza titolo. Esperimenti di scrittura di viaggio…

Non sapeva esattamente perché, ma la sensazione che le dava stare lì seduta a digitare sulla tastiera con quel paesaggio la riportava al Medioevo, un po’ come se non avesse mai fatto altro che scrivere e riportare i suoi pensieri. Be’ ovviamente su carta e con piume d’oca!

Scrivere per i suoi studi era certamente diverso che esprimersi liberamente sul suo diario, cosa che amava fare ancora con biro e carta frusciante, magari con qualche piccolo disegnino o cuoricino qua e là, come faceva al liceo.

Liceo, Milano, Italia…un’associazione mentale che le faceva perdere un battito al cuore, un pizzico di amara nostalgia. A volte le sembrava una vita fa, come se avesse vissuto a Edimburgo da sempre, come se ce l’avesse avuta sempre nel cuore.

Milano invece era la sua città nativa, aveva sempre vissuto in quartieri d’asfalto, l’orizzonte piatto, spesso offuscato da smog e d’estate, dall’afa cittadina. Le era sembrato normale vivere così, finché i primi viaggi e le prime scoperte del mondo le avevano mostrato delle realtà diverse.

Livorno, da adolescente. Le prime estati libera di stare fuori fino all’alba, una spensieratezza che apparteneva all’età. Più di una volta si era immaginata adulta in una città di mare, con gli happy hour in spiaggia, le domeniche mattina a correre sul lungomare o solamente seduta sul molo, gambe penzoloni a godersi il panorama, lo stormire dei gabbiani e l’aria frizzante e pura.

Poi la scelta dell’Università. Chissà come si era ritrovata all’uscita da scuola a parlare con la prof di inglese del suo futuro, delle sue speranze di artista ma anche della sua voglia di evasione. Alla professoressa scappò un nome: Edimburgo, capitale della Scozia. Ne parlava in toni talmente esaltanti, ancor più che di Londra, che le rimase impresso. Ma si sa, in adolescenza, tutto si ascolta tranne che i consigli, e Londra, la multietnica, la colorata, stupenda Londra, che porta con sé nuovo e vecchio, innovazione e tradizione British, la affascinava ancor di più…

(foto di The Elephant House – Julia Argentati-Johnston©)

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