Stavolta no, perché colpire delle ragazzine ad un concerto è un atto da vili, mi sembra più che appurato, ma non è altrettanto banale che dopo due settimane la giovanissima Ariana Grande trovi il coraggio di organizzare un concerto in quella stessa Arena a Manchester dove hanno perso la vita e sono rimaste ferite molte sue fan e i loro accompagnatori. Ed invece è quello che ha fatto.
E giusto la sera prima nuovi attentati a Londra, London Bridge, Borough Market, in mezzo al pubblico del sabato sera, a pochi mesi da un altro attentato sul Wenstminster Bridge, vicino al Big Ben e Parlamento, simbolo di Londra e di tutta la Gran Bretagna.
Da amante della Gran Bretagna non posso non sentirmi ferita, e allo stesso tempo reagire con tristezza a tutto questo.
Ma il concerto di ieri mi ha riempito il cuore: un sacco di cantanti e gruppi si sono riuniti sotto quel cielo di Manchester, dove sono nati tanti gruppi britannici che amo ed ho amato.
I Take That hanno inaugurato la serata con le loro “Shine” – “We are giant” e “Rule the world”. Io ho versato lacrime a gogo, perché le parole si prestano alla situazione e danno uno schiaffo alla violenza e all’odio di questi giorni.
E le canzoni a seguire, con gli interlude e le parole dei singoli intervenuti, nonché la dolce Ariana, con la sua felpona bianca con su scritto “One love Manchester”, sono state uno smacco alla cattiveria.
Per fortuna mia figlia è ancora piccola e non sa cosa succede, ma sto già cercando le parole per spiegarglielo, un giorno. Di sicuro una cosa che so dirle è che la musica e l’amore vincono sempre su tutto.
Di seguito vi lascio la mia playlist di spotify che sto aggiornando perché non ho potuto seguire tutto il concerto per intero.